Casa e Ospedale della Comunità di Merano

Casa e Ospedale di Comunità a Merano

Realizzazione della Casa e Ospedale di Comunità a Merano

Il progetto, finanziato in parte dalla Missione 6 “Salute” del PNRR, in parte da fondi della Provincia Autonoma di Bolzano, prevede l’insediamento di una Casa e Ospedale di Comunità a Merano (CDC e ODC) e di una Centrale Operativa Territoriale (COT) all’interno di un edificio di nuova costruzione facente parte di un lotto rettangolare dalla superficie di circa 2000mq, posto su via Rossini e di fronte all’esistente ospedale cittadino, dove attualmente sorge un edificio monoblocco alto tre piani e destinato alla demolizione.

Le tre aree funzionali sono organizzate nel rispetto dei requisiti previsti dai metaprogetti redatti da Agenas e dal DGR 3586/2004.

Progettazione ospedaliera e la sua applicazione

Il nuovo edificio per la Casa e Ospedale di Comunità a Merano si sviluppa con una massa compatta per 3 livelli fuori terra al di sopra di due livelli interrati, per una superficie complessiva di circa 5.250mq e un volume di circa 20.900mc.
L’assetto dal punto di vista distributivo è quello di un corpo quintuplo a doppio corridoio, organizzato all’interno di un volume di impronta rettangolare, con lati di 39,6 e 28m. Spazi ambulatoriali, camere e uffici affacciano sui tre fronti a sud, ovest e nord, mentre scale e servizi sono concentrati nella fascia centrale dell’edificio.
Questo assetto distributivo legato alla progettazione ospedaliera è organizzato all’interno di una struttura che realizza un sistema resistente misto a telai e pareti, con strutture verticali in calcestruzzo armato e orizzontamenti composti da solai predalles.

La struttura

Il volume si articola sul prospetto principale grazie all’aggetto dei livelli superiori lungo il fronte di via Rossini, a sud, e a nord con l’arretramento del secondo livello. Questo slittamento dei livelli permette di ombreggiare l’ingresso al piano terra, offrendo un riparo alla pioggia, e di realizzare un’ampia terrazza affacciata sui colli a nord, in copertura.
I due ambiti funzionali sono serviti da ingressi separati: l’accesso alla casa della comunità avviene centralmente al prospetto principale su via Rossini, mentre l’ospedale è servito da un ingresso laterale, protetto dall’aggetto di una lama in calcestruzzo su via Donizetti.
I due prospetti longitudinali a nord e sud sono definiti da una composizione di moduli in calcestruzzo armato prefabbricati, che disegnano marcapiani e specchiature verticali cieche – queste si alternano ai serramenti, schermati da montanti in legno entro fasce orizzontali. Le fasce dei marcapiani proseguono anche sui fronti minori, riquadrando superfici composte sempre da pannelli in calcestruzzo e serramenti, organizzati secondo moduli rettangolari larghi 2,4 e alti 3,3m.

Le tre funzioni di CDC, ODC e COT sono così organizzate nei quattro livelli:
– al piano terra sono ospitate le funzioni della casa della comunità
– al piano primo sono disposti gli ambienti che fanno capo all’ospedale della comunità
– al piano secondo sono accolte le funzioni della centrale operativa territoriale e spazi comuni a servizio della CDC e ODC
– in copertura è realizzato un vano impiantistico
– ai due livelli interrati sono collocati spazi di archivio, vani tecnici e servizi

data2023 - in corso
luogoMerano posizione
importo€ 14.200.000
committenteAzienda Sanitaria dell'Alto Adige (BZ)
creditiAlberto Muffato | progetto architettonico
Filippo Bittante | progetto impiantistico e di prevenzione incendi
Enrico Robazza | responsabile del progetto
Marco Brugnerotto | progetto strutturale
Stefano Muffato | coordinamento per la sicurezza
Daniele Lucchiari | geologia
Alberto Manicardi | archeologia
Vincenzo Baccan | acustica

Gruppo di lavoro:
Francesca Cremasco, Nicola Favaro, Annapaola Villano, Elnaz Saadati, Nicole Fava, Shahin Amayeh, Sohrab Amayeh, Giovanni Moreschini, Davide Potente, Alessandro Prete, Elisa Karen Buja, Marco Tosi, Carlo Laurenti, Simone Galante, Francesco Fraccaro, Giulia Zaramella, Leonardo De Rossi, Riccardo Naletto, Barbara Marin, Giulia de Marchi, Elisa Sirombo.