Casa della Comunità nel distretto sanitario di Codroipo

Casa della Comunità di Codroipo

Realizzazione di una Casa della Comunità nel distretto sanitario di Codroipo

Casa della Comunità nel distretto sanitario di Codroipo

La realizzazione della Casa di Comunità (d’ora in poi anche CdC) di Codroipo è parte di una generale riqualificazione dell’area distrettuale sanitaria finanziata dalla Missione 6 Salute del PNRR, che prevede tra l’altro la costruzione di un nuovo Ospedale di Comunità. Il progetto elaborato da Sinergo realizza un nuovo edificio per la CdC nel distretto sanitario di Codroipo, e riqualifica l’edificio monoblocco esistente ampliandone il programma funzionale. L’intervento, infatti, realizza una struttura di tipo Hub, con l’articolazione funzionale prevista dal metaprogetto redatto dall’Agenas. Inoltre, il progetto prevede di insediare al secondo piano del monoblocco la Centrale Operativa Territoriale (COT) – l’unità che ha la funzione di coordinamento della presa in carico della persona e di raccordo tra servizi e professionisti per assicurare continuità, accessibilità ed integrazione dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria.

L’ampliamento – come s’è detto, il nuovo edificio attua il piano funzionale di una CdC di tipo Hub, intervenendo sul sedime della piastra ambulatoriale esistente al piano terra. Questa è in larga parte ricostruita, poiché dimensioni e assetto funzionale degli edifici esistenti non consentono di ospitare la totalità delle unità previste. Nell’ampliamento sono quindi ricompresi gli ambulatori di più ampio utilizzo – per questo motivo posizionati al piano terra, immediatamente in contatto con l’ingresso principale e con il CUP.

La costruzione si sviluppa su un solo livello sopraelevando l’interrato esistente, che è mantenuto con una superficie lorda di circa 1.000 mq e un volume di 4.250 mc. Essa assume un’impronta a pettine a ridosso del corpo di collegamento, che è ristrutturato per realizzare l’ingresso principale al complesso.
Nel nuovo corpo sono disposti:
a. gli ambulatori dei medici di medicina di gruppo e dei pediatri di libera scelta – afferenti alla macro-area cure primarie;
b. gli ambulatori del consultorio familiare e degli assistenti sociali, l’ambulatorio cronicità e medicina, l’infermiere di comunità, l’ambulatorio del servizio UCA (Unità Continuità Assistenziali) e la consegna farmaci dell’ADI (Assistenza Domiciliare Integrata) – appartenenti tutti alla macro-area assistenza di prossimità ed integrazione con i servizi sociali;
c. una sala riunioni polivalente.

CDC Codroipo Distretto Sanitario

Soluzioni architettoniche – nella definizione dello schema progettuale, si è cercato di far leva sulle difficili condizioni del programma – che prevede la realizzazione di un nuovo corpo su un complesso edilizio esistente, privo di particolari pregi architettonici – per introdurre spazi dove, oltre a ricercare il proprio ‘benessere’ attraverso la cura, sia possibile anche ‘stare bene’. In generale si è cercato di instaurare un rapporto spaziale e visivo tra il paesaggio esterno e Casa della Comunità – all’interno, realizzando dei patii, all’esterno grazie all’impiego di tenui gradazioni cromatiche in facciata.

Come si è detto, il volume è organizzato su un impianto a pettine a partire da una spina che serve da distributivo centrale, connettendosi agli edifici esistenti sull’asse nord-sud. Su questa spina – che accoglie i locali di servizio – si innestano a est i due padiglioni degli ambulatori, organizzati attorno a due aree di attesa centrali. Questi ambiti affacciano su due patii grazie ad ampie superfici vetrate. L’impianto – che permette di realizzare spazi di attesa in diretto contatto sia con gli ambulatori sia con l’esterno – garantisce un’ottimale modulazione degli ambienti sulla maglia strutturale del piano interrato esistente, che è assunta come generatrice dei passi geometrici adottati.

Nel disegno dei prospetti, si è inteso instaurare un legame con il contesto e il paesaggio, sottolineando comunque il carattere comunitario e accogliente della struttura sanitaria. La Casa della Comunità nel distretto sanitario di Codroipo è concepito come una massa scavata dalle corti a est, cui fa da contrappunto un fronte rettilineo a ovest, idealmente allineato alla strada di ingresso al distretto. I fronti sono interrotti a nord e a ovest da tre nicchie di ingresso e da specchiature vetrate dove si trovano gli ambulatori. I corridoi si affacciano sui patii con vetrate a tutta altezza. L’orientamento nord-sud-est degli ambulatori, abbinato alla protezione offerta dalla mole del monoblocco a sud, riduce gli apporti solari e di calore estivi, consentendo tuttavia un grande apertura all’esterno del volume.

L’articolazione del volume trova una sottolineatura nel rivestimento a moduli verticali delle facciate. Esso introduce una vibrazione alle superfici grazie all’utilizzo di una variegata palette di colori. Come finitura si è scelto l’impiego di pannelli opachi che cambiano gradazione cromatica nello sviluppo della facciata. Il rivestimento segue la modularità dell’edificio, individuando due ordini alti 2.4 metri, composti ognuno di moduli di 120×20 cm. La lettura dei due ordini è possibile grazie all’impiego di diverse scale cromatiche – una più calda alla base, una più fredda verso il coronamento – a suggerire una sorta di smaterializzazione della forma dell’edificio.

Corpo di collegamento – al piano terra, il volume tra il nuovo edificio e il monoblocco è interessato da profondi interventi di revisione del layout funzionale, senza tuttavia alterare l’accessibilità e i principi distributivi. La dismissione della camera calda e del reparto di radiologia e lo spostamento dell’ADI e della Guardia Medica permette un riassetto radicale degli spazi. Al piano terra si attestano le funzioni interessate da più alto afflusso di pubblico – CUP, Anagrafe Sanitaria, centralino, sale d’attesa, front e back office. La Guardia Medica è posta in corrispondenza degli spazi prima occupati dalla camera calda, con un accesso dedicato che garantisce un’operatività indipendente H24 7/7. Sempre al piano terra e dotato di accesso autonomo, è ricavato lo spogliatoio del personale sanitario. Sempre all’interno di questo corpo è inserito il centro prelievi.

Monoblocco – L’intervento modifica il layout funzionale con un riassetto dei servizi sanitari, confermando la vocazione prettamente ambulatoriale di questo corpo funzionale. Contestualmente vengono realizzate opere di adeguamento alla prevenzione incendi unitamente ad interventi localizzati di rinforzo degli elementi strutturali e dei controsoffitti.

 

data2023 - in corso
luogoCodroipo (UD) posizione
importo€ 5.740.000
committenteAzienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale
attività svolteProgetto definitivo ed esecutivo
creditigruppo di progettazione
Sinergo Spa (capogruppo)
progetto architettonico | Alberto Muffato
progetto strutturale | Marco Brugnerotto
progetto opere impiantistiche | Filippo Bittante
coordinamento per la sicurezza | Stefano Muffato
geologia | Daniele Lucchiari
acustica | Vincenzo Baccan
responsabile di commessa | Francesca Cremasco

archeologia | Alberto Manicardi

gruppo di lavoro | Nicola Favaro, Elnaz Saadatiyeganeh, Domenico Citrea, Francesco Fraccaro, Giacomo Duso, Jacopo Brighenti, Shahin Amayeh, Giovanni Moreschini, Davide Pizzolato, Alessandro Prete, Elisa Karen Buja, Marco Tosi, Carlo Laurenti, Daniele Marchesini, Matteo Longato, Alberto Griggio
visualizzazioni tridimensionali | Nicole Fava