Restauro e valorizzazione di Villa Sorra

Villa Sorra sorge in un’area di più di 6 ettari immersa nella campagna emiliana – di proprietà dei Comuni di Castelfranco Emilia (che ne possiede quota maggioritaria), Modena, Nonantola e San Cesario sul Panaro – distante 6 km da Castelfranco Emilia. In questa villa settecentesca nel 1975 Pier Paolo Pasolini girò alcune scene del suo ultimo film «Salò e le 120 giornate di Sodoma».

Cenni storici – la villa fu edificata all’inizio del XVIII secolo su committenza del conte Antonio Sorra come luogo dedicato alla villeggiatura e all’organizzazione delle attività agricole sul territorio. L’edificio, progettato da Giuseppe Antonio Torri, è simmetrico e a pianta quadrata, con due ali in aggetto sui fronti est e ovest. La villa sorge centralmente all’asse del giardino storico – vi si accede tramite due viali alberati da via Pieve o via Prati. La fabbrica si sviluppa per due piani fuori terra al di sopra di un piano seminterrato. I due livelli sono sormontati da un attico su cui si aprono grandi finestre che illuminano il salone centrale. Dove originariamente vi era una lanterna che completava il volume piramidale dell’edificio demolita nel primo dopoguerra, oggi vi è un lucernaio a protezione dell’apertura ellittica sul salone centrale.
L’edificio è in muratura con solai voltati o in legno; la copertura a padiglione ha una struttura lignea e manto in coppi. Gli ambienti sono intonacati al piano seminterrato e decorati con pitture murali aidue livelli superiori. Le sale originariamente ospitavano 12 tempere su tela oggi custodite al Palazzo Ducale di Sassuolo.
La superficie lorda totale di pavimento è pari a 2.735 mq. I piani hanno superfici lorde di pavimento variabili: seminterrato 1.070 mq (superficie netta 850 mq), rialzato 900 mq (superficie netta 725 mq), primo 765 mq (superficie netta 635 mq).

Il progetto – l’intervento, promosso dal comune di Castelfranco Emilia e coordinato dallo studio Cavina Terra, insedia nel complesso monumentale un polo di ricerca e sperimentazione nei campi dell’agricoltura e dell’enogastronomia. Allo stato attuale infatti l’edificio non è abitato, ed è utilizzato saltuariamente dall’amministrazione per eventi culturali. Il primo stralcio funzionale prevede interventi di ripristino e adeguamento normativo della villa e della serra danneggiate dal sisma del 2012, il restauro e la riqualificazione dei percorsi del giardino storico, la realizzazione di un parcheggio.

data2020 - in corso
luogoCastelfranco Emilia (MO) posizione
importo€ 5.000.000
committenteComune di Castelfranco Emilia
attività svolteprogetto impiantistico definitivo ed esecutivo
creditiCavina Terra | coordinamento delle prestazioni specialistiche

Jurina e Radaelli | progetto strutturale

Sinergo Spa - Filippo Bittante | progetto impiantistico

Paola Bassani | progetto di restauro

Michele De Beni, Valerio Cozzi | progetto architettonico